domenica 4 maggio 2014

Solanacee: cosa sarebbe la cucina senza di loro?




Pensando alla cucina medioevale ante-scoperta delle Americhe, mi viene una tristezza...niente pomodoro!! Niente patate, peperoni, melanzane...per non parlare dei tutto resto: niente cioccolato, vaniglia, caffè, mais, zucche, fagioli (a parte quelli dell'occhio). E niente zucchero, solo miele. Le solanacee sono diventate in poco tempo la base dell'alimentazione europea, pensate solo all'importanza delle patate per i popoli nordici. A parte le patate, che sono tuberi (ovvero fusti modificati a diventare riserve di zuccheri per la pianta durante il periodo invernale), di solito delle solanacee consumiamo i frutti: i pomodori ad esempio sono bacche. Tutte le solanacee contengono solanine, un gruppo di alcaloidi tossici che è presenti in diverse quantità nelle varie parti della pianta e che la aiutano a proteggersi dalle attenzioni degli insetti, funghi e batteri: dei veri e propri antiparassitari naturali.