Ancora un pentolone pieno di mosto, che fare?
Avevo pensato di fare la gelatina d'uva, ma poi, data la mia passione per lo
sciroppo d'acero e il miele di castagno, ho deciso di fermarmi allo stadio
"sciroppo" da utilizzare sulla ricotta fresca, sul gelato...è
buonissimo!!
Ingredienti: uva e
tanta pazienza.
Perché da circa 8 litri di mosto si arriva ad ottenere un mezzo litro di
sciroppo denso scuro e dolce, con un vago retrogusto caramellato.: la saba!
E' un ingrediente indispensabile per confezionare e lucidare il pane di natale, un dolce che mia nonna faceva ogni anno e la vede impastata con farina, frutta secca e una composta di frutti misti chiamata "savor".
Visto che avevo tanta uva e una dose di pazienza fuori dal comune, sarà il regalo di natale per le amiche appassionate di cucina.
Procedimento:
Come per i sughi, si mette il mosto appena spremuto in una
pentola e lo si porta a bollore schiumando continuamente, in modo da eliminare
ogni residuo che viene a galla.
Poi si lascia bollire a fuoco dolce fino a che il liquido si riduce di più della metà.
A quel punto l'ho trasferito in un tegame più
piccolo antiaderente e ho continuato la cottura fino a quando il liquido è
diventato vischioso e una goccia impiegava qualche second prima di scendere dal
cucchiaio. Un'altro metodo è quello di far cadere una goccia su un piattino
tenuto in frigo e controllare se la goccia si solidifica e fa la grinza
spingendola col dito.
Non l'ho pastorizzato, lo conservo al buio in una dispensa fresca, in una bottiglia di vetro,l'alto tenore di zucchero impedisce che si formino muffe o marciumi senza bisogno di pastorizzarla.
Buona fortuna!
Isy
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